Gianduja e Giacometta dai Pompieri
Venerdì 9 Febbraio, nell'ambito del tradizionale “Carlevè ed Turin”, Gianduja e Giacometta", le maschere popolari ed ufficiali del torinese, hanno fatto visita al Comando dei Vigili del Fuoco di Torino ed alla sede dell’Associazione per allietare grandi e piccini. La visita di Gianduja e Giacometta ai “Pompieri” è stata, anche quest’anno, organizzata dalla Famija Turinèisa ed è una tradizione che risale addirittura ai primi anni del 1900 e, dopo un’interruzione di circa 50anni, è ripresa negli anni ’90 e da allora è divenuto un appuntamento tradizionale del Carnevale torinese. |
Gianduja prende il nome da Giôvan d’la dôja (Giovanni dal boccale, riferimento al suo "debole" per il succo d’uva), è nato burattino ma presto è divenuto maschera per assumere in seguito la veste di simbolo di Torino, del Piemonte e nel Risorgimento, del sentimento unitario del popolo italiano.
Giacometta, compagna di Gianduja, rappresenta la saggezza delle donne piemontesi, il suo buonsenso le permette di risolvere anche i problemi più difficili, è pronta ad aiutare i poveri e a reagire contro i prepotenti.
Gianduja, presente il Comandante Provinciale Marco Frezza, ha illustrato ai piccoli ospiti, che erano in visita presso la nostra sede nell'ambito del progetto "Scuola Sicura", la storia del suo costume multicolore: la mantella rossa che ricorda il nettare dei vigneti che arricchiscono il territorio torinese, la giubba marrone come la terra che viene da sempre coltivata con fatica e sudore, i pantaloni verdi come i pascoli delle colline che incorniciano le città e il panciotto giallo che ricorda l’alimento principe della cucina povera dei nostri nonni e padri, la polenta.
Dopo la distribuzione delle "caramelle Gianduja", le “Giacomette” hanno animato l'incontro con danze popolari piemontesi tra le quali la "monferrina" facendo partecipare al ballo anche i piccoli allievi della scuola materna ed i soci presenti all'incontro.
Giacometta, compagna di Gianduja, rappresenta la saggezza delle donne piemontesi, il suo buonsenso le permette di risolvere anche i problemi più difficili, è pronta ad aiutare i poveri e a reagire contro i prepotenti.
Gianduja, presente il Comandante Provinciale Marco Frezza, ha illustrato ai piccoli ospiti, che erano in visita presso la nostra sede nell'ambito del progetto "Scuola Sicura", la storia del suo costume multicolore: la mantella rossa che ricorda il nettare dei vigneti che arricchiscono il territorio torinese, la giubba marrone come la terra che viene da sempre coltivata con fatica e sudore, i pantaloni verdi come i pascoli delle colline che incorniciano le città e il panciotto giallo che ricorda l’alimento principe della cucina povera dei nostri nonni e padri, la polenta.
Dopo la distribuzione delle "caramelle Gianduja", le “Giacomette” hanno animato l'incontro con danze popolari piemontesi tra le quali la "monferrina" facendo partecipare al ballo anche i piccoli allievi della scuola materna ed i soci presenti all'incontro.